Il pensiero creativo consiste nella capacità di escogitare soluzioni diverse allo stesso problema, ragionando in modo flessibile e fluido e trovando risposte insolite e originali. Pensare creativo significa essere prima di tutto una persona intellettualmente curiosa, interessata ad ampliare le proprie conoscenze senza pregiudizi. Ma significa anche saper trovare nuove connessioni tra fatti e cose conosciute, guardare i fatti in modo obiettivo, cercare di avere visioni complete, da diverse prospettive o punti di vista. Un elemento essenziale per innovare idee e metodi.
Alla base di tutto ciò c'è bisogno di una visione ottimistica della vita, vista come occasione per esprimersi, al di là di possibili ostacoli, interpretata da chi ha il pensiero creativo come motore di apprendimento, cambiamento e miglioramento. Un approccio proattivo alle cose, essenziale soprattutto in tempi di crisi. Il fulcro alla base del pensiero consiste nel non smettere mai di analizzare, studiare, interrogarsi, per imparare, producendo di conseguenza elementi creativi come modalità di auto-espressione.
Questo significa non lasciarsi scoraggiare eccessivamente dalle difficoltà, ma al contrario cercare di usarle come motivatore. Spesso chi ha un modo di pensare creativo ha una visione chiara degli obiettivi che intende raggiungere, sa prendere decisioni e non si lascia intimidire nell'intraprendere percorsi insoliti per raggiungere i propri obiettivi, osando sia dal punto di vista della sostanza che del metodo , dando il meglio di sé e assumendosi la piena responsabilità delle proprie azioni. Anche la capacità di connettersi con gli altri fa parte della personalità con il pensiero creativo.
Il pensiero creativo può rivelarsi fondamentale, in questo periodo post-pandemico, nella ricerca del lavoro, nell'organizzazione e pianificazione delle attività lavorative perché permette di trovare metodi e soluzioni alternative a quelle abituali con quindi maggiori possibilità di successo in un contesto difficile.